Articolo pubblicato dal mensile "Il Cittadino" nel numero di Ottobre 2012
Nella sala conferenze della biblioteca di Subiaco, gremita di persone, lo scorso 15 settembre è stato ufficialmente presentato il libro “Gualtiero”, scritto da Stefano Indrio, insegnante romano in pensione, da tempo trasferitosi a Subiaco . A presentare il libro - acquistabile solo su internet all’indirizzo http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=805544 - sono intervenuti, oltre all’autore, due noti insegnanti sublacensi Walter Fratticci e Ettore Capitani. La presentazione è stata inoltre animata dalla lettura dal vivo di alcuni brani del libro, scelti e letti da tre giovani sublacensi. “Gualtiero”prende spunto dalle esperienze personali dell’autore per tentare di compenetrare fenomeni ed eventi che hanno attraversato gli ultimi decenni della nostra società e del nostro territorio. L’esperienza della militanza politica romana e le dinamiche delle sezioni del PCI, il mondo della scuola, l’universo femminino, le problematiche del ’68 e della contestazione giovanile, la normalizzazione degli anni ’80 e le dinamiche sociali sublacensi sono i temi ritrovabili in “Gualtiero” che, come in un flusso di coscienza, tenta un’analisi dell’esperienza vissuta e offre la propria opinione. Il libro si dipana nel susseguirsi non cronologico dei ricordi, riflettendo sugli eventi e sui fatti, indipendentemente dalla dimensione temporale.
Durante l’incontro si è poi sviluppato un ampio dibattito, soprattutto sull’ultima parte del libro, quella in cui, forte dei quindici anni di vita a Subiaco, l’autore propone, primo in assoluto in questo periodo storico, la sua personale osservazione delle dinamiche sociali della Subiaco dei nostri giorni. Occhio privilegiato quello di Stefano Indrio, sufficentemente al dentro del tessuto sociale di Subiaco per comprenderlo, ma sufficientemente estraneo per storia da poterlo analizzare, vivisezionare e riproporre in tutte le sue sfaccettature.
Un momento di forte riflessione questo libro. E’ un richiamo ad accrescere il proprio livello di attenzione al quotidiano della propria esistenza.