Ad un anno dalla sua scomparsa sabato 19 maggio a Subiaco è stato ricordato Don Paolo Pecoraro, figura cardine della storia recente di Subiaco sotto molti aspetti.
Dopo la messa in suo suffragio, celebrata da Don Mario Pieracci nella Chiesa di Sant’Andra in SUbiaco, si è svolto un incontro commemorativo presso il Palazzo del Convitto “ San Benedetto” organizzato dall’Istututo Superiore Braschi, di cui Don Paolo fu Preside per decenni, e dall’Università Popolare.
L’incontro è stato maggiormente incentrato sugli scritti sublacensi di Don Paolo illustrati dal Prof. Giuseppe Cicolini, uno dei suoi primi alunni, scritti che spaziano tra la teologia, la filosofia, la storiografia e gli studi danteschi.
La sala della riunione ha faticato a contenere le persone intervenute, molti ex-alunni, amici e collaboratori di Don Paolo, sacerdoti e insegnanti.
E’ stata ricordata, tramite gli scritti, la sua esperienza come sacerdote, come professore e preside e come storico e come studioso di Dante, ma anche come fine teologo e attento osservatore critico del proprio tempo. Importante la sua competenza come dantista che lo avrebbe anche potuto portare a pubblicare importanti testi; ma probabilmente Don Paolo ritenne questa opportunità per nulla affascinante.
Ricordato anche il suo impegno politico come partigiano durante la resistenza e come pontiere tra il mondo cattolico e i comunisti italiani e i suoi contatti con la FUCI.
Non solo quindi fede, ma anche istruzione, politica, filosofia e Dante, il tutto sostanziato da convinte scelte che lo portavano a rapportarsi con il mondo esterno con una non celata rigidità.
Particolare stupore ha suscitato la notizia, rivelata durante l’incontro, che le oltre 2.000 registrazioni effettuate da Don Paolo per una TV locale negli anni ’90 non sono andate perdute e rappresentano una fonte diretta tuttora disponibile per scoprire ed approfondire il pensiero di Don Pecoraro.