Il 24 maggio di quest’anno non poteva essere un giorno qualunque. Cento anni fa l’Italia iniziava la sua partecipazione alla prima guerra mondiale. Un conflitto che ha visto morire 600.000 soldati italiani provenienti da tutta la penisola. Era necessario che anche Subiaco riportasse alla luce i termini e i modi del coinvolgimento della propria comunità in quel conflitto.

L’Università Popolare di Subiaco, da sempre attenta a ritrovare i riverberi della grande storia su questo angolo di mondo, ha lavorato alla realizzazione di un libretto, “Sublacensi in Trincea”, dove raccogliere le lettere inviate dal fronte dai soldati sublacensi e soprattutto l’elenco di tutti i figli di questa terra caduti in battaglia. Ne esce fuori uno spaccato di storie e nomi fortemente ancorato alle tradizioni e alla familiarità locale.

 

Il libretto, pubblicato con il patrocinio del Comune di Subiaco, è stato presentato nella Sala Consiliare proprio in occasione della ricorrenza dei cento anni dall’inizio della guerra. Alla presenza del Sindaco, del Consigliere Delegato alla Cultura, del Presidente dell’Università Popolare, del Comandante dei Carabinieri, del Comandante della Guardia Forestale, delle locali sezioni della Croce Rossa e dei Carabinieri in congedo, “Sublacensi in Trincea” è stato distribuito a tutti gli intervenuti, in particolare ai giovani delle scuole sublacensi presenti all’incontro.

 

La cerimonia ha poi avuto il suo apice al Monumento ai Caduti. Dopo l’ascolto della Canzone del Piave è stata scoperta la lapide che riporta l’elenco, fornito dall’archivio dello Stato Maggiore della Difesa, di tutti i 150 giovani sublacensi caduti nel conflitto. In un silenzio referente i nomi sono stati letti ad alta voce uno ad uno. Un atto solenne, per recuperare dall’oblio e riportare simbolicamente a casa questi giovani sublacensi chiamati ad un tragico destino lontano dagli affetti familiari cento anni fa.